In questo periodo non si parla d’altro.
l terremoto in Emilia è stato e continua ad essere uno schiaffo all’economia del bel Paese già in ginocchio a causa di anni di cattiva gestione e mancata competitività internazionale.
Ma gli emiliani non ci stanno, da una parte per orgoglio personale, dall’altra per paura di perdere il poco che è rimasto e le commesse di lavoro che potrebbero aiutare imprenditori e migliaia di famiglie ad andare avanti.
L’idea di utilizzare il lavoro conto terzi non solo nel settore della meccanica diventa quindi possibile se si interviene prontamente e con efficacia.
“Per evitare poi che il numero delle aziende che vanno fuori mercato sia eccessivo è necessario usare la capacità produttiva degli impianti locali come un vaso comunicante. Se ci sono, ad esempio, sul territorio modenese aziende della ceramica che possono produrre conto terzi ed evitare che altri imprenditori chiudano, è compito della rappresentanza d’impresa rendere possibile questo piccolo miracolo di collaborazione tra concorrenti.”
In bocca al lupo Emilia!
Keywords: Emilia Romagna terremoto, assemblaggi meccanici, lavoro conto terzi